Educazione mestruale: quando e come parlare a bambine e bambini delle mestruazioni?

Abbiamo visto come in moltissime culture del mondo (e, in certo modo, anche nella nostra) le mestruazioni siano oggetto di miti e false credenze che possono condizionare molto negativamente la vita di rchi mestrua: alla base di queste dicerie vi è molta disinformazione dovuta anche a una mancanza di comunicazione.

Per questo aspettare che arrivi il menarca per parlare a una bambina delle mestruazioni è decisamente troppo tardi; l’educazione che riguarda il funzionamento del nostro corpo nelle varie fasi della vita dovrebbe essere un processo continuo all’interno della famiglia, e che riguardi tutti i suoi membri.

È anche vero che fare di punto in bianco “il discorso” a una bambina o a un bambino (in questo caso parliamo delle mestruazioni, ma è un concetto che si può applicare a tantissimi altri argomenti) può essere controproducente: rischiamo di far sentire i bambini non a loro agio, di dare un’importanza eccessiva alla questione e di dare troppe informazioni tutte insieme.

Qual è quindi il modo migliore di parlare ai bambini delle mestruazioni? E quando farlo?

Inserire l’argomento nelle conversazioni di tutti i giorni

Non dobbiamo forzare la cosa, ma se – ad esempio – abbiamo mal di testa e ci viene chiesto il perché possiamo rispondere che è a causa delle mestruazioni (se così fosse); oppure se vedendo una scatola di assorbenti ci chiedono di cosa si tratti rispondiamo con sincerità: da lì, poi, le domande verranno da sole.

Le risposte che diamo devono essere sempre sincere: non serve a nulla mentire, anzi, è assolutamente controproducente; ricordiamoci però che la quantità di dettagli che diamo nelle risposte deve aggiustarsi all’età del bambino/della bambina, al suo grado di maturità e alla sua abilità di comprensione.

Rispondere alle domande che i bambini ci pongono non è solo un modo per soddisfare la loro curiosità e per educarlз, ma fa capire loro che possono contare sui genitori per dissipare dubbi o incertezze.

A che età cominciare a parlare di mestruazioni?

Nella maniera adeguata per la loro età, possiamo cominciare a familiarizzare i bimbi con questo concetto già da molto piccolз: in questo caso non ci sarà bisogno di dare dettagli né di spiegare i meccanismi che stanno dietro alla comparsa delle mestruazioni; sarà sufficiente spiegare che si tratta di un processo naturale che succede a tutte le donne (e alle persone che hanno un utero).

In questo modo cresceranno già consapevoli e cominceranno a interessarsene di più, soprattutto le bambine, mano a mano che crescono e che iniziano a notare i cambiamenti portati dalla pubertà.

Molto spesso i bambini arrivati alla pubertà sono già al corrente dei cambiamenti che li aspettano perché ne sentono parlare dai compagni o dalle compagne: quando vediamo i primi segni di sviluppo – attorno agli otto anni circa – possiamo abbordare il discorso in una maniera più approfondita (soprattutto con le figlie femmine che saranno più preoccupate rispetto ai maschi).

Possiamo dire loro che noi – alla loro età – avevamo molti dubbi riguardo alle mestruazioni e che, se anche loro ne avessero, saremmo felici di aiutarli a saperne di più.

Quali sono le principali preoccupazioni di una ragazzina riguardo alle mestruazioni?

Se non ha ancora avuto il menarca e le sue amiche sì probabilmente avrà paura che in lei ci sia qualcosa che non va; avrà la stesso timore se ha già avuto la prima mestruazione ma tutte le sue amiche non si sono ancora sviluppate.

La paura di avere “qualcosa di sbagliato” è assolutamente normale e dobbiamo aiutare le bambine a capire che ogni persona è diversa e ognunǝ ha i suoi tempi; questo non ci rende né giustз né sbagliatз, solo unichз.

Può succedere che le ragazzine che hanno già avuto la prima mestruazione ne parlino in maniera molto negativa: se una bambina che non ha ancora avuto il menarca sentisse questa versione – e non ne sentisse altre positive – sarà l’unica informazione che ha disposizione e quindi si farà un’idea negativa di questa esperienza.

Cerchiamo quindi di parlarne in modo positivo smontando i miti: spieghiamole che si tratta di una parte molto importante nella vita di una persona, che può esserci del dolore come il mal di pancia ma che è del tutto normale e passeggero.

Un’altra paura tipica delle ragazzine che aspettano il menarca è quella di sporcarsi mentre sono a scuola: è un’eventualità che non possiamo scartare, ma possiamo preparare con lei un “kit di emergenza” da tenere nello zaino; qualche assorbente, un paio di mutandine pulite (magari di intimo mestruale) e – se ci fosse abbastanza spazio – un paio di pantaloni puliti.

Prodotti per le mestruazioni e igiene

Sono entrambi temi importanti di cui parlare con nostra figlia prima del menarca; mostriamole tutti i diversi prodotti che avrà a disposizione: assorbenti classici, tamponi, coppetta mestruale, slip assorbenti…

Ricordiamoci che non è detto che nostra figlia si senta comoda a utilizzare lo stesso prodotto che utilizziamo noi: consigliamola lasciandole la libertà di scegliere il prodotto che le sembra più adatto a lei.

Per quanto riguarda gli assorbenti interni e la coppetta mestruale, non c’è un’età da superare per poter usarli e si possono utilizzare anche nelle ragazze che non hanno ancora avuto rapporti sessuali penetrativi: è anche vero che per inserirli ci vuole un po’ di malizia, e possono dare fastidio se la vagina non è ancora del tutto sviluppata.

Possiamo quindi consigliare, almeno per i primi mesi, di utilizzare per una questione di comodità gli assorbenti classici (monouso o lavabili) oppure l’intimo mestruale: con un po’ più di dimestichezza, poi, le ragazzine potranno scegliere il prodotto che preferiscono.

Per quanto riguarda l’igiene durante i giorni delle mestruazioni è ancora diffusa la credenza che ci si debba fare il bidet ad ogni cambio di assorbente (che però può avvenire anche ogni 3 ore!): l’igiene intima nella fase mestruale è senz’altro importante ma non bisogna esagerare.

Troppi lavaggi possono alterare il pH fisiologico della zona intima: da evitare anche di utilizzare la doccetta per lavarsi all’interno (dannosa, la vagina è autopulente e non ha assolutamente bisogno di essere lavata internamente, ci pensa da sola). Possiamo quindi lavarci la vulva una o due volte al giorno e, se per qualsiasi motivo avessimo bisogno una pulizia più frequente, utilizziamo solo acqua tiepida, senza sapone.

Parlarne ai bambini maschi è importante?

Ci si concentra sull’educazione mestruale delle femmine perché sono loro che sperimenteranno le mestruazioni in prima persona; tuttavia è importante dire la verità anche ai bambini maschi: che siano consapevoli già da piccoli di questo fenomeno e che lo vedano come qualcosa di naturale li aiuterà a non pensare alle mestruazioni come qualcosa di sporco o disgustoso, e – di conseguenza – a rispettare di più chi mestrua e i cambiamenti del corpo altrui.

Libri per aiutare le bambine a comprendere le mestruazioni

Possiamo essere degli ottimi genitori ma non sentirci in grado di comunicare in maniera adeguata tutto ciò che vorremmo spiegare a nostra figlia sulle mestruazioni; per questo possono venire in nostro aiuto diversi libri che attraverso un linguaggio appropriato ed esempi specifici aiutano le ragazzine a capire i cambiamenti del proprio corpo.

In questo post trovate un elenco (in constante aggiornamento) di libri sulle mestruazioni per bambine e bambini!

Ricordiamoci che i libri sono uno strumento di appoggio, ma non fanno il lavoro per noi: sarebbe utile leggerli insieme a loro per approfondire la spiegazione se ce ne fosse bisogno, e continuare la conversazione anche dopo la lettura.

E se anche i genitori non si sentono preparati?

Molte mamme e papà vorrebbero che i propri genitori, a suo tempo, gli avessero spiegato di più riguardo ai cambiamenti del proprio corpo: magari si ritrovano nella situazione di voler aiutare i propri figli spiegando però qualcosa che neanche loro conoscono fino in fondo.

In questo caso ne possono parlare prima con il ginecologo/la ginecologa o presso il consultorio, oppure leggere uno dei libri di cui abbiamo parlato prima (prima di leggerlo insieme ai figli e alle figlie).

Ci sono anche letture utili per comprendere meglio le mestruazioni dedicate ad un pubblico adulto: sempre in questo post abbiamo elencato una serie di libri sulle mestruazioni per adulti!

L’avvicinarsi di una tappa importante come l’arrivo del menarca è un avvenimento che probabilmente tocca la sensibilità di tutta la famiglia: ricordiamoci che però è nostra figlia a viverlo sulla propria pelle, rispettiamo quindi le sue emozioni aiutandola a vivere con serenità questo traguardo.

Le informazioni ed i consigli offerti su questo sito assumono carattere generale e prescindono da un esame specifico di singole problematiche soggettive e, pertanto, non sostituiscono in alcun modo i consigli del vostro medico curante o specialista. I suddetti contenuti, le informazioni ed i consigli offerti non sono da intendersi, pertanto, come universalmente idonee e/o corrette, nè come diagnosi e/o prescrizioni per problemi di salute. A tale riguardo si precisa che il sito mestruazionisenzatabù.it non può essere ritenuto in alcun modo responsabile per le informazioni che dovessero rivelarsi soggettivamente inappropriate o involontariamente dannose per singoli soggetti

Di Stella Fumagalli

Classe 1986, scrivo su diversi blog dal 2011. Sono un'appassionata di scienza, femminismo, animali, film horror e tatuaggi. Amo leggere, odio cucinare, sono intollerante con chi non tollera. Stay human.

9 commenti

  1. Ciao! L’educazione mestruale non si occupa solo di “educare” le bambine o informare i genitori in modo da essere pronti all’arrivo del menarca delle bambine. L’educazione mestruale è una disciplina socio-educativa proposta a tutte le età dello sviluppo femminile e a sostengo dell’eleiminazione della discriminazione di genere. Esistono educatrici (ed educatori) qualifcati per parlare di questi argomenti. Si preda di visitare il sito http://www.saraleacerutti.com per maggiori informazioni. Grazie.

  2. “Per quanto riguarda gli assorbenti interni e la coppetta mestruale, non c’è un’età da superare per poter usarli e si possono utilizzare anche nelle ragazze vergini: è anche vero che per inserirli ci vuole un po’ di malizia”

    Malizia? non ho parole…

    1. Ciao Daniela!

      Su cosa non avresti parole, esattamente? Sull’uso della parola malizia?

      In questo contesto è usata nel senso di “abilità pratica” (per essere proprio precisi di metto la definizione del dizionario Treccani: “b. estens. La conoscenza che ciascuno ha dei segreti della sua arte; gli utili espedienti che sono il frutto di una lunga pratica: le m. dei fotografi per ottenere certi effetti di luce; lo scrittore d’istinto sdegna le solite m. del mestiere; essere esperto di tutte le m. del gioco.”).

      Intedevo dire proprio che con la pratica si fanno proprio quei piccoli trucchetti che renderanno facile l’inserimento della coppetta: se ti va, fammi sapere cosa ti ha fato fastidio di quella frase!

      A presto

      Stella

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