Nel nostro approfondimento sulla sindrome premestruale abbiamo detto che uno dei modi per prevenire ed alleviare i sintomi della PMS è assumere calcio a sufficienza.
Quando parliamo di questo minerale e di come integrarlo attraverso la dieta pensiamo subito al latte e ai suoi derivati: non solo però ci sono molti cibi non-caseari ricchi di calcio (sesamo, sardine, salmone, fagioli, lenticchie, mandorle, spinaci, kale…) ma, in alcuni casi, il consumo di latte e latticini può essere dannoso per il ciclo mestruale (e per l’organismo in generale).
Latte e caseina A2 o A1
Nel latte possono essere presenti due proteine: la caseina A2 e la caseina A1; la presenza di una o dell’altra dipende dal tipo di latte (il latte di capra o pecora contiene solo A2) e dalla provenienza geografica della mucca (le mucche degli Stati Uniti, Canada e Australia presentano A1 nel loro latte, quelle in Africa, Asia ed Europe meridionale A2).
La caseina A2 è generalmente innocua per la salute mentre l’A1 è correlata all’insorgenza di patologie come il diabete, malattie autoimmuni o problemi cardiaci.
Cosa provoca la caseina A1?
Nel tratto digerente di alcune persone la caseina A1 diventa un oppioide chiamato casomorfina BCM7 in grado di scatenare sostanze infiammatorie come citochine e istamine.
Perché la caseina A1 può essere dannosa per il ciclo mestruale?
Nell’endometrio è presente una grande quantità di mastociti che – a causa della caseina A1 – rilasciano istamina ed eparina, sostanze in grado di causare mestruazioni abbondanti, acne e molti dei sintomi che caratterizzano la sindrome premestruale o il disturbo disforico premestruale.
La caseina A1 è sempre dannosa per l’uomo?
No, alcuni individui non hanno l’enzima responsabile della scissione della caseina A1 (e quindi del rilascio della casomorfina BCM7), quindi solo alcuni soggetti sono più a rischio quando consumano latte e latticini con caseina A1.
Tutti i prodotti caseari contengono caseina A1?
No, ad esempio il latte di pecora e capra (e i loro derivati) contengono caseina A2; per quanto riguarda il latte di mucca, la ricotta e il burro hanno bassa concentrazione di A1, ma ricordiamoci che il latte di alcune mucche contiene solo A2 (in questo caso quindi il problema non si pone).
Come sapere se i fastidi legati alle mestruazioni sono più gravi per colpa dei latticini?
Non ci sono esami specifici per saperlo; l’unico modo per rendersene conto è smettere di consumare latte vaccino e derivati per 3 o 4 mesi e valutare se i sintomi migliorano o rimangono uguali.
Se vi è un netto miglioramento dei fastidi legati alle mestruazioni potrebbero essere legati al consumo di latte vaccino.
In conclusione
I prodotti caseari non sono necessariamente dannosi per la salute del ciclo mestruale: i loro effetti possono variare molto da persona a persona.
Nel caso notassimo che senza latte e derivati ci sentiamo meglio dobbiamo essere sicuri di integrare la nostra dieta con gli elementi ricchi di calcio che abbiamo elencato prima!
[Il contenuto di questo post si basa sull’articolo di Lara Briden: “What Diary Does to Period“]
